FONTI DI ENERGIA RINNOVABILE

Impianti Fotovoltaici

E’ un tipo di energia rinnovabile che permette la trasformazione dell’irraggiamento solare in energia elettrica senza il rilascio di sostanze tossiche o di anidride carbonica.

Essi possono essere di vario tipo come:

• stand-alone, dotati di batterie e quindi capaci di accumulare energia e rilasciarla anche durante le ore notturne;
• grid-connected, e cioè collegati alla rete elettrica, in modo tale che la rete può intervenire quanto i fotovoltaici non producono energia a sufficienza.

Normalmente un impianto di pannelli fotovoltaici sono formati da un generatore, da un inverter che controlla la potenza e da un condensatore per l’accumulo di energia, oltre che naturalmente dal telaio di sostegno.

Impianti solari termici

I pannelli solari termici rientrano tra i generatori di energia rinnovabile perché sfruttano l’energia del sole per riscaldare un liquido termoconvettore che circola al suo interno che a sua volta tramite uno scambiatore trasferisce il calore all’acqua contenuta in una caldaia.

Impianti microeolici

E’ una delle fonti maggiormente utilizzate per l’energia rinnovabile anche se non generalmente per uso domestico. In ogni caso si sfrutta l’energia del vento che spinge delle pale calettate su di un albero di un generatore. Gli impianti domestici generano potenze comprese tra 1 e 20 kW e si collegano direttamente alla rete elettrica.

Impianti geotermici

E’ un tipo di impianto per l’ energia rinnovabile che necessita ancora di ulteriori sviluppi.

Fino a qualche tempo fa’ c’era il bisogno della vicinanza dei campi geotermici, a causa della dissipazione di energia durante il trasporto dalla fonte all’utente, diventando così un tipo di energia prettamente localizzata.

Oggi invece grazie alle pompe di calore è possibile lavorare anche a temperature di esercizio minori per la produzione di elettricità o acqua calda per le abitazioni.

Ma come si fa a catturare il calore del sottosuolo?

Esistono delle speciali apparecchiature chiamate sonde che si dividono in due tipologie in base alla profondità di installazione:

• sonde verticali, per pozzi di profondità variabili;
• sonde orizzontali, costituite da serpentine interrate a 60 m.