Schema impianto fotovoltaico

schema impianto fotovoltaico

Durante la realizzazione di un impianto fotovoltaico la fase di progettazione è fondamentale. È in questo momento che si realizza lo schema dell’impianto in base alle particolari esigenze del cliente.

Per avere un impianto efficiente e ben bilanciato, in modo da portare ad buon risparmio e limitare gli sprechi, è indispensabile progettare lo schema dell’impianto fotovoltaico con estrema attenzione.

Che cos’è lo schema di un impianto fotovoltaico?

Lo schema fotovoltaico è essenzialmente l’insieme di tutti gli elementi con relative connessioni, che compongono un impianto fotovoltaico.

La realizzazione dello schema è una fase fondamentale per la buona riuscita dell’impianto; in base ai dati di consumo energetico annuo del cliente, della tipologie ed estensione superficiale, si decide il tipo di materiali e i componenti dell’impianto.

Una volta che tutte le informazioni son ben definite, si realizza lo schema dell’impianto fotovoltaico e si procede alla sua realizzazione.

Lo schema dell’impianto è differente a seconda dei casi: un impianto domestico avrà uno schema decisamente meno complicato rispetto ad un centrale fotovoltaica da diversi megawatt. Anche il numero e tipologia di componenti varia a seconda del livello di potenza.

In linea di massima comunque uno schema fotovoltaico presenta dei componenti di base che si trovano in qualsiasi impianto.

Schema impianto fotovoltaico: i componenti

Vediamo quali sono i principali componenti che si trovano in qualsiasi impianto fotovoltaico:

  • Campo fotovoltaico:

    è l’insieme dei moduli fotovoltaici. Il numero di moduli cresce all’aumentare della potenza richiesta. Per un impianto da 3 Kwh servono circa 13-15 moduli collegati in serie. Il campo fotovoltaico produce energia elettrica sotto forma di corrente continua che per essere utilizzata dalle utenze domestiche, deve essere trasformata in alternata.

  • Sezionatore:

    I moduli fotovoltaici per funzionare devono essere collegati in serie. È logico che se un modulo va in ombreggiamento anche gli altri smettono di produrre.

    Per limitare questo problema vengono realizzate una o più stringhe di moduli da collegate direttamente all’inveter. Prima di questa operazione la stringa deve essere connessa al sezionatore.

    È una misura di sicurezza che permette di scollegare il campo fotovoltaico in caso di interventi di manutenzione.

    Attraverso gli scaricatori del sezionatore, è anche possibili proteggere l’impianto in caso di fulmini o pericolose sovratensioni. Il sezionatore è un componente previsto dalla norma CEI 64-8.

  • impianto fotovoltaico per un maggiore risparmio sulle bollette

  • Inveter:

    come già detto il campo fotovoltaico produce una corrente continua che per essere sfruttata dalle utenze domestiche, deve per forza di cosa trasformata in una corrente alternata.

    L’inverter è il componete che compie tale operazione e si può definire il cuore di un impianto fotovoltaico.
    Infatti oltre a trasformare la corrente da continua ad alternata, controlla e monitora l’interno impianto.

    Da un lato verifica il perfetto funzionamento delle stringhe di moduli in base all’irraggiamento e alla temperatura. Dall’altro monitora la rete pubblica ed è responsabile del rispetto dei vari criteri di sicurezza. L’inveter si dimensiona in base alla potenza e al numero di stringhe di moduli da connettere.

  • Contatore di produzione:

    è anche definito contatore Gse. L’energia prodotta da un impianto fotovoltaico ha due possibili destinazione: l’autoconsumo immediato o l’immissione in rete. Il contatore di produzione permette di misurare tutta l’energia elettrica prodotta dall’impianto, sia l’energia consumata dall’utenza domestica, sia quella immessa nella rete pubblica.

  • Contatore bi-direzionale:

    misura l’elettricità immessa nella rete e tutta quella che invece viene prelevata. Nel primo caso si tratta dell’energia prodotto ma che non viene istantaneamente consumata dall’utenza domestica, nel secondo caso misura l’energia elettrica che si pagherà in bolletta. Il contatore è posizionato tra l’impianto domestico e la rete elettrica di fornitura

    Nel contatore bi-direzionale l’energia autoconsumata non viene rilevata, quindi non verrà conteggiata in bolletta.

A chi rivolgersi per il tuo schema impianto fotovoltaico

Presa la decisione di voler realizzare il proprio impianto fotovoltaico, non rimane che rivolgersi ad una azienda specializzata.

È una scelta importante per partire con il piede giusto ed ottenere risultati soddisfacenti. In rete si possono trovare moltissime società operanti nel settore, una di queste è genialenergy.it. Dall’alto della sua pluriennale esperienza, potrà valutare al meglio ogni situazione, scegliere i componenti più adatti e tecnologicamente avanzati a seconda dei casi.

Solo scegliendo realtà serie e professionale come Genialenergy si ha la certezza di una progettazione ad hoc e la realizzazione di uno schema dell’impianto fotovoltaico capace di garantire grande efficienza.