Il Green Deal europeo, il suo significato, gli obiettivi e le strategie

L’obiettivo dell’Europa nel prossimo futuro è quello di diventare il primo continente nel mondo a impatto zero.

Per farlo, ha deciso di mettere in campo una serie di iniziative verso l’orizzonte 2050, volte a ridurre l’inquinamento e frenare il cambiamento climatico che sta attanagliando diverse nazioni, provocando calamità naturali e disastri ambientali notevoli.

Ecco che cos’è il Green Deal europeo e perché è fondamentale per un futuro più sostenibile.

Green Deal europeo, di che cosa si tratta

L’Unione Europea è sempre in prima linea sui temi ambientali e per questo si è fatta portavoce di una importante rivoluzione sostenibile.

Allarmata dal cambiamento climatico e dalla costante minaccia dell’inquinamento, che sta causando sempre più eventi catastrofici che mettono a rischio la salute dei cittadini, ha deciso di passare all’azione.
A questo proposito ha presentato e sta mettendo in atto quello che si chiama Green Deal, letteralmente un “patto verde” tra gli stati membri, i quali si impegnano a mettere in campo una serie di azioni etiche per fare la propria parte.

L’obiettivo è quello di:

  • Ridurre a zero le emissioni nette di gas serra entro il 2050, raggiungendo la cosiddetta neutralità climatica;
  • Promuovere una crescita economica che non dipenda dal consumo massiccio di risorse naturali;
  • Coinvolgere tutti i territori e i cittadini dell’UE, nessuno escluso.

Il primo passo è quello di intervenire sulle politiche energetiche, sui trasporti e sulla fiscalità, per arrivare a ridurre del 55% le emissioni di CO2 entro il 2030.

La transizione verde dell’Europa

Il primo passo verso il Green Deal è stato mosso nel dicembre 2019 quando la Commissione UE ha presentato il progetto, accolto subito con entusiasmo dal Consiglio Europeo, che lo ha riconosciuto come un motore di sviluppo sostenibile, in grado di generare nuovi modelli di business e creare posti di lavoro.

Attraverso il pacchetto “Pronti per il 55%” l’UE ha poi fornito una serie di proposte a tutti gli stati membri, per aiutarli nella transizione ecologica che ridurrà più della metà delle emissioni di gas serra entro il 2030.

Non si tratta solo di un bel progetto, ma di un vero e proprio obbligo giuridico, che rende ancora più stringente l’adozione del Green Deal europeo da parte di ogni singolo stato membro.

Approvato ad aprile 2021, il patto è ufficialmente in vigore da maggio del 2021.

Green Deal europeo: il recupero della biodiversità

All’interno del patto verde dell’UE sono contenute importanti indicazioni per il recupero della biodiversità in Europa, che si pone come scadenza il 2030.

Al suo interno sono definite diverse strategie da adottare, che comprendono:

  • L’ampliamento delle aree marine e terrestri protette;
  • La riduzione dei pesticidi per ristabilire il naturale equilibrio degli ecosistemi compromessi;
  • L’aumento dei finanziamenti pubblici, seguito da un attento monitoraggio dei risultati.

L’importanza dell’alimentazione

Per raggiungere la neutralità climatica nel 2050, gli stati membri dell’Unione Europea dovranno intervenire anche sui propri sistemi alimentari, rendendoli più etici e sostenibili.

L’approccio consigliato è quello che mette in comunicazione diretta il produttore e il consumatore, garantendo la sicurezza alimentare e privilegiando ingredienti di stagione, provenienti dai territori limitrofi.
Ogni nazione dovrà quindi garantire ai propri cittadini l’accessibilità ad alimenti nutrienti con prezzi calmierati, promuovere una produzione alimentare sostenibile ed educare le persone ad adottare dei regimi alimentari sani ed equilibrati, per mantenersi in salute.

La strategia industriale del Green Deal europeo

Un accordo sulla neutralità climatica non poteva prescindere da una sezione completamente dedicata al mondo industriale, responsabile di gran parte delle emissioni di CO2 del pianeta.

Ecco quindi che il Green Deal europeo ha l’obiettivo di sostenere il comparto industriale nella transizione ecologica, passando all’adozione di sistemi di produzione e di consumo circolari.

Per rendere possibile la drastica riduzione delle emissioni, il Consiglio Europeo nel 2020 ha adottato un piano di azione in 30 punti che definisce le linee guida per :

  • La progettazione di prodotti e servizi realmente sostenibili;
  • Lo sviluppo di cicli produttivi circolari;
  • L’informazione dei cittadini per facilitare gli acquisti consapevoli.

L’importanza delle energie rinnovabili

Infine, il Green Deal europeo contiene obiettivi climatici raggiungibili attraverso lo sviluppo di infrastrutture energetiche legate a fonti rinnovabili.

Passando infatti all’energia verde, le emissioni di gas serra si ridurrebbero automaticamente del 75%, grazie alla decarbonizzazione.

Per raggiungere questo ambizioso traguardo, l’Unione Europea ha messo in campo azioni come:

  • il sostegno per lo sviluppo di fonti energetiche pulite come idrogeno e offshore;
  • lo sviluppo di infrastrutture energetiche interconnesse attraverso diversi paesi;
  • l’attualizzazione delle legislazioni sulle energie rinnovabili attualmente in vigore.

Grazie alla spinta sostenibile del Green Deal europeo, il futuro del pianeta sembra più sostenibile.

Tuttavia, l’obiettivo della neutralità energetica 2050 sarà raggiunto solamente se ogni stato membro farà la sua parte, seguendo le indicazioni dell’UE e mettendo in campo le giuste risorse economiche.