Esiste ancora il buco dell’ozono? Ecco perchè non se ne parla più
Tutti abbiamo sentito parlare del buco dell’ozono e di quanto la sua formazione abbia provocato danni, ma qual è la sua definizione?
Per buco dell’ozono si intende la riduzione dello strato di ozono nell’atmosfera terrestre. Il compito dell’ozonosfera è quello di proteggere la terra dai raggi ultravioletti del sole.
Indice dei contenuti
L’assottigliamento dello strato di ozono
La causa principale della riduzione dell’ozono è data dal rilascio, da parte dell’essere umano, di gas clorofluorocarburi. Gas contenuti principalmente nelle bombole spray, gli impianti refrigeranti e produzioni industriali specifiche.
La scoperta è stata fatta negli anni 80 quando, diversi ricercatori, avevano mostrato come lo strato di ozono era diminuito del quasi 40% lasciando passare alcuni raggi ultravioletti.
Una diminuzioni eccessiva dell’ozono, con il conseguente passaggio di raggi UV, potrebbe portare a conseguenze negative per la salute umana oltre che per l’ecosistema.
Il buco si trova in prevalenza sopra il Polo Sud e la sua espansione in questi anni è stata pari al 5% ogni 10 anni.
Bisogna sottolineare che le zone polari sono meno sottoposte ai raggi del sole, pertanto, si verificano minori reazioni tra le molecole d’ozono e le radiazioni. Oltre alle basse temperature che facilitano la degradazione dell’ozono.
Le conseguenze ambientali del buco dell’ozono
Va da sè che la creazione del buco dell’ozono è da considerarsi tra i principali effetti dell’inquinamento.
L’ozono, infatti, ha il compito di assorbire le dannose radiazioni ultraviolette, specie quelle UV-B e UV-C, cioè le più pericolose per l’epidermide. Ne consegue che con la riduzione dello strato aumenta la quantità di radiazioni che riescono a raggiungere la superficie della Terra.
C’è da evidenziare che le radiazioni, in quantità minima e controllata, apportano dei benefici quali la formazione della Vitamina D. In quantità elevata, invece, causano l’alterazione degli equilibri della biosfera e del Pianeta, con il conseguente surriscaldamento e il così detto effetto serra.
La riduzione dell’ozono causa effetti dannosi su tutto il sistema vegetale e animale e incide negativamente sulla vita degli esseri umani provocando danni irreversibili.
L’ambiente ne risente negativamente in quanto provoca la diminuzione della crescita delle piante e tutti i benefici da esse apportati.
Perché non si parla più di buco dell’ozono
Surriscaldamento del pianeta e crisi ambientale, sono questi i temi più scottanti che sono argomento di dibattito di tutte le maggiori potenze mondiali e si sente parlare sempre meno di buco dell’ozono.
Il perché è presto detto, infatti, attualmente stando alle rivelazioni e al parere degli esperti, il buco è al minimo storico e quasi in fase di chiusura.
Nel 1987 è stato firmato lo storico Protocollo di Montreal. Si tratta di un accordo globale secondo il quale tutte le Nazioni si sarebbero impegnate a proteggere lo strato di ozono presente nell’atmosfera eliminando le sostanze chimiche che lo riducevano.
Una ricerca effettuata dalla NASA ha dimostrato che la riduzione costante di cloro, fluoro e carbonio sopra l’Antartide sta riducendo la dimensione del buco dell’ozono. Secondo il rapporto UNEP, il buco potrebbe richiudersi entro il 2050.
I rimedi per il buco dell’ozono
Nonostante i passi avanti e gli accordi internazionali effettuati, la strada da percorrere è ancora lunga e non dobbiamo arrestare il nostro impegno per la tutela ambientale.
Ma cosa possiamo fare nella vita di tutti i giorni per la salvaguardia e la tutela del Pianeta?
Per combattere il buco dell’ozono il primo passo è non acquistare tutti quei prodotti che contengono clorofluorocarburi. Purtroppo infatti sono ancora presenti in alcuni spray, deodoranti e prodotti per la pulizia della casa.
Inoltre, è molto importante, svolgere un’accurata e corretta manutenzione del condizionatore, frigo e freezer perché utilizzano un agente chimico che può provocare danni all’ozono.
Vivere a impatto zero
Abbiamo un solo Pianeta e a tutti noi è dato il compito di proteggerlo e difenderlo, anche per poter garantire un futuro più roseo alle prossime generazioni.
Come abbiamo visto uno degli effetti del buco dell’ozono è l’effetto serra. Direttamente collegato al riscaldamento globale, l’effetto serra è dovuto anche all’enorme quantità di CO2 immessa nell’aria.
Poter contenere questo problema è fondamentale e possibile grazie all’energia rinnovabile.
Questa nuova fonte di energia, rappresenta il nuovo motore di tutta l’economia, il punto cruciale per assicurare un futuro a tutto il genere umano. Genialenergy opera da anni nel settore con l’obbiettivo di proporre soluzioni green per le abitazioni e le aziende.
Grazie all’utilizzo di impianti che sfruttano l’energia rinnovabile del sole, il brand realizza sistemi fotovoltaici, cappotti termici e sistemi di ottimizzazione per l’acqua calda che hanno lo scopo di ridurre al minimo l’impatto ambientale.
I prodotti di Genialenergy per ridurre gli effetti dell’inquinamento
L’azienda, previa un’accurata analisi dei dati dell’immobile atta a stabilire il debito energetico, formula una serie di proposte e combinazioni in grado di ridurre o azzerare il costo energetico dello stabile. Con la conseguente miglioria della qualità abitativa.
Vediamo alcune proposte:
- Impianti fotovoltaici che garantiscono un elevata produzione di energia rinnovabile affidabile nel tempo.
- Impianti solari termici che sfruttano il calore del sole attraverso la sua luce, offrendo un sistema termico evoluto per la produzione di acqua calda.
- I cappotti termici che hanno l’obbiettivo di migliorare la prestazione energetica dell’abitazione e il suo comfort. Sistema adatto in particolar modo per quegli edifici che presentano una elevata dispersione di calore, umidità e muffa.
Il fine di Genialenergy è quello di fornire un contributo concreto per raggiungere il target imposto dalla Comunità Europea, cioè quello di ridurre le emissioni di gas serra.