G20 di Napoli, i tre temi più importanti: Ambiente, Clima ed Energia

Il 22 e 23 luglio 2021, a Napoli, si è tenuto il G20 dell’Ambiente per discutere e pianificare la transizione ecologica a tutela del nostro pianeta.

Cosa sta succedendo al clima? Il G20 prova a fare chiarezza

Alle 10:00 di giovedì 22 luglio, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha accolto le delegazioni internazionali del G20 al Palazzo Reale di Napoli.

Qui, i ministri di ogni nazione hanno lavorato fianco a fianco per trovare dei nuovi accordi sulla riduzione delle emissioni e sulla tutela della biodiversità.

Gli ambiti di discussione del G20

Sono tre gli ambiti principali su cui si è concentrato lo sforzo dei ministri internazionali al fine di raggiungere degli accordi concreti:

  • Ambiente: tutela della biodiversità;
  • Clima: contenimento del riscaldamento globale con obiettivi da raggiungere entro il 2030;
  • Energia: promozione di una transizione green verso fonti rinnovabili come l’energia solare.

Il significato di biodiversità e perché è importante per il G20

Tutelare la biodiversità e ridurre l’impatto ambientale promuovendo l’economia circolare è uno dei temi toccati nella prima giornata del G20 di Napoli.

Ma qual è il significato di biodiversità?
Questa parola definisce il complesso di organismi viventi nelle loro diverse forme e nei rispettivi ecosistemi.

Più la biodiversità è ricca e più necessita di essere mantenuta tale, rispettando l’ambiente e non compiendo azioni distruttive che, modificando gli ecosistemi, possono portare all’estinzione di specie animali e vegetali.

A coniare il termine biodiversità è stato l’entomologo Edward O.Wilson alla fine degli anni ’80 del secolo scorso.

Una parola che, oggi più che mai, racchiude una delle sfide ambientali più complesse dell’era contemporanea.

Tutti gli interventi e i piani discussi al G20, infatti, hanno come obiettivo primario o secondario la tutela della diversità delle specie viventi sul nostro pianeta.

Ambiente, clima e energia G20

La tematica del clima e del riscaldamento globale

Pensando a cosa sta succedendo al clima, con lo spettro del riscaldamento globale ben in mente, il G20 ha cercato di lavorare in ottica 2030 per limitare a 1,5 °C il riscaldamento globale, come già definito dall’Accordo di Parigi.

Stipulato nel 2015 ed entrato in vigore il 4 novembre 2016, questo programma stabilisce una serie di azioni a livello internazionale per contenere il surriscaldamento della Terra al di sotto dei 2°C, proponendo a ogni Paese delle strategie per affrontare l’impatto del cambiamento climatico.

La transizione verso l’energia pulita

Al G20 di Napoli si è discusso principalmente della transizione energetica totale, che sarà supportata da 2 miliardi di dollari stanziati dai Climate Investment Funds (CIFs).

L’energia solare e le rinnovabili offshore, infatti, hanno enormi potenzialità e sono destinate a essere implementate in maniera considerevole nei prossimi anni.

L’efficienza energetica, inoltre, gioca un ruolo fondamentale nella riduzione dei gas serra e solamente agendo su modelli di produzione e consumo sostenibili si potrà finalmente raggiungere un’economia circolare efficiente e green.

Su che cosa punta il G20

Nei prossimi anni si investirà su innovazione, ricerca e sviluppo, sia a livello pubblico che privato, promuovendo sinergie e collaborazioni tra diversi Paesi.

Istruzione e ricerca su nuove tecnologie sono state messe in primo piano da tutti i partecipanti del G20, che hanno espresso l’urgenza di supportare una formazione diffusa e una divulgazione su tematiche legate alla scienza del clima.

In molti, infatti, si chiedono che cosa sta succedendo al clima e le risposte a questo importante quesito devono diventare sempre più di dominio pubblico, in modo da promuovere la consapevolezza e la partecipazione di tutti i cittadini alla sfida per contenere il cambiamento climatico.

L’energia solare e le comunità energetiche

Tra le rinnovabili, l’energia solare è una delle chiavi sostenibili dello sviluppo energetico, sostenuta dal G20 e protagonista degli investimenti che si registreranno nel breve e lungo periodo a livello internazionale.

I ministri della Transizione ecologica, infatti, sono stati chiari.

Parte degli investimenti in ricerca e sviluppo saranno volti a trovare soluzioni tecnologiche e innovative per raggiungere l’efficienza energetica, promuovendo modelli produttivi e di consumo sostenibili.

A tal proposito, il G20 si è mostrato propenso a sostenere le comunità energetiche e la generazione distribuita sostenibile locale come mezzi per facilitare l’accessibilità all’energia solare, fonte rinnovabile green.

Tutelare la biodiversità

Genialenergy

Alla luce delle tematiche discusse dal G20, ogni cittadino ha un ruolo fondamentale nella transizione ecologica dei prossimi anni.

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